lunedì 11 giugno 2007

Recensione CD: Keith Tippett, Julie Tippetts, Louis Moholo-Moholo & Canto General - Viva La Black - Live at Ruvo



Ogun, OGCD 020 - 2007





Forse a qualcuno il nome Keith Tippett potrebbe ricordare alcune note di pianoforte nei primissimi dischi dei King Crimson. Eravamo nei mitici anni Sessanta, da allora molte cose sono cambiate.
Oggi un'etichetta inglese come la Ogun tira fuori il nome di Keith Tippett accanto ad uno straordinario progetto corale per un musicista non a torto considerato da molta critica internazionale uno dei pianisti più geniali e creativi del panorama jazzistico europeo.
Keith Tippett, sessantenne di Bristol, è sicuramente uno dei jazzisti più importanti della scena britannica ed europea. In particolare il suo lavoro può essere definito la sintesi tra gli esperimenti della scuola "radicale" popolare e la potenza tribale di quel gruppo di musicisti sudafricani emigrati a Londra negli anni Sessanta.
Infatti in questo splendido disco Viva La Black - Live at Ruvo è proprio quest'ultimo elemento musicale a prevalere nell'esecuzione di un grande concerto registrato a Ruvo di Puglia (BA) nel 2004 in occasione del "Talos Jazz Festival" (all'epoca ancora diretto da Pino Minafra), concerto registrato insieme ad una delle orchestre jazz italiane più importanti nel panorama jazzistico perchè riunisce al suo interno molti musicisti rinomati, quasi tutti pugliesi, (quali Roberto Ottaviano, Pino MInafra, Vittorino Curci, Nicola Pisani, Felice Mezzina, ecc.) che da tempo sono l'anima di Canto General, formazione che prende il nome da un verso di Pablo Neruda.
Questo splendido concerto ha avuto come ospiti di rilievo il batterista Louis Moholo-Moholo oltre che la moglie di Tippett, la cantante Julie Tippetts, un tempo nota come l'attrice e cantante Julie Driscoll.
Il repertorio attinge e rimanda all'epica Brotherhood of Breath che, per chi non lo ricordasse, è stata una delle jazz band più creative degli anni '60. La Brotherhood of Breath riunì intorno a se i migliori musicisti sudafricani esiliatisi volontariamente a Londra per motivi razziali (Chris McGregor, Dudu Pukwana, Louis Moholo, Mongezi Feza, etc.); purtroppo la prematura scomparsa di quelli che potremmo definire i 'musicisti-chiave', ne ha di fatto oscurato l'esitenza, caratterizzata da una dimensione giocosa e da una combinazione di sofisticati ritmi africani e armonie di memoria ellingtoniana che questa band era solita portare nei propri concerti.
Il disco è straordinario e i musicisti di Canto General pure offrono alcuni assoli con grande virtuosismo; è un crescendo di improvvisazione e atmosfere che danno grande spessore all'operazione riportando all'orecchio altre orchestre come la Liberation Music di Carla Bley e Charlie Haden.
Il disco è il frutto del lavoro intenso e appassionato svolto dalla direzione artistica di Pino Minafra per un festival jazz come quello del "Talos" di Ruvo, piccolo per risorse e luoghi, ma grande per lo spessore e per capacità innovative che sotto la sua direzione è riuscito a costruire un grande successo sul territorio, coronato anche da una folta presenza di pubblico di appassionati alle novità proposte nelle precedenti edizioni.
Lavoro ben suggellato, e ahimè concluso non per sua volontà, con un disco importante che farà parlare a lungo di se non solo in Italia.

Daniele Trevisi


01. Mra - 02. Thoughts to Geoff - 03. Dedicated to Mingus - 04. Mongezi Feza - 05. Four Whisper for Archie's chair - 06. Traumatic experience - 07. Cider dance - 08. A song - 09. Dancing demon - 10. Septober energy - 11. South African National Anthem - 12. You Ain't Gonna Know Me'cos You Think You Know Me



Keith Tippett - pianoforte; Julie Tippetts - voce; Louis Moholo - batteria

CANTO GENERAL: Gianna Montecalvo, Cinzia Eramo, Gabriella Schiavone, Teresa Vallarella, Loredana Perrini, Maristella Schiavone - voci; Vittorino Curci - sax contralto; Roberto Ottaviano - sax soprano, sax contralto; Fabrizio Scarafile - sax tenore; Felice Mezzina - sax tenore; Nicola Pisani - sax baritono; Marco Sanniti, Luca Calabrese, Vincenzo De Luci, Vito Mitoli - tromba e flicorno; Beppe Caruso, Lauro Rossi, Franco Angiolo, Michele Marzella - tromboni; Giorgio Vendola, Francesco Angiuli - basso acustico ed elettrico; Livio Minafra - pianoforte, tastiere; Vincenzo Mazzone - batteria


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